Regolamento di attuazione del D.L. 50/2016: a che punto siamo?
L’adozione del Regolamento di Attuazione del D.L. 50/2016, come era pronosticabile, dovrebbe conoscere tempistiche decisamente più dilatate rispetto a quelle inizialmente preventivate.
Infatti, il termine del 15 dicembre è ormai decorso senza che il testo definitivo abbia visto la luce; a questo punto risulta decisamente più credibile immaginare una sua adozione nel corso dei primi mesi del 2020, fermo restando che occorrerà (sarebbe auspicabile) definire anche un periodo transitorio o comunque di vacatio legis.
Uno dei profili che ad oggi desta maggior interesse è senza dubbio il dialogo tecnico che in questo momento si sta svolgendo sul testo normativo.
Infatti, se ufficialmente è stato attribuito un incarico specifico ad un’apposita Commissione costituita ad hoc, non può trascurarsi il fatto che il maggior contributo sta pervenendo dal mercato, dai c.d. “stakeholder”.
L’obiettivo degli Operatori sembra essere infatti quello di sottoporre alla Commissione del MIT un testo dagli stessi condiviso, parallelo agli schemi sin ora circolari.
Con riferimento agli aspetti che concernono segnatamente il settore dei lavori, le concessioni e il PPP, si rinviene un gruppo costituito, tra gli altri, da Ance, Confartigianato, Aniem, Anie, General Soa e Finco che sta procedendo alla redazione delle relative parti.
E’ possibile poi identificare un secondo gruppo di lavoro costituito in particolare dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e delle engineering aderenti all’OICE e Accredia, focalizzato sugli aspetti concernenti la progettazione (una particolare attenzione dovrebbe essere riservata ai profili inerenti la digitalizzazione e il BIM, elementi non valutati nelle bozze rilasciate dal MIT).
Inoltre sembrerebbe che Confindustria stia prendendo parte esclusivamente ai lavori del primo gruppo, a differenza delle cooperative coinvolte su entrambi i fronti.
Si segnala inoltre che il cronoprogramma degli stakeholder risulta essere serratissimo stante la volontà degli stessi di arrivare a sottoporre alla Commissione un provvedimento frutto della fusione dei due tavoli di lavoro entro febbraio.
Le tempistiche sin qui descritte potrebbero però subire una decisa decelerazione alla luce del necessario apporto che si attende dal Ministero dei Beni Culturali.
Quest’ultimo, infatti, si sta occupando della parte del Regolamento di Attuazione del D.L. 50/2016 che riguarderà gli interventi sugli edifici sottoposti a tutela e le superfici decorate; allo stato attuale non si registra ancora un intervento del Mibac sul punto.